1. |
ATTO I, SCENA 4
00:10
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Prence, signor, tutta la Grecia oltraggi;
tu proteggi il nemico.
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2. |
ATTO I, SCENA 6
01:41
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3. |
ATTO II, SCENA 4
01:31
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ATTO II, SCENA 4
RECITATIVO
Chi mai del mio provò piacer più dolce?
Parto, e l'unico oggetto, ch'amo ed adoro,
oh Dei! meco sen vien?
Ah troppo, troppo angusto è il mio cor a tanta gioia!
Lunge della rivale farò ben io con vezzi,
e con lusinghe che quel foco,
che pria spegnere non potei,
a quei lumi s'estingua, e avvampi ai miei.
ARIA
Idol mio, se ritroso
Altro amante a me ti rende,
Non m'offende rigoroso,
Più m'alletta austero amor.
Scaccierà vicino ardore
Dal tuo sen l'ardor lontano;
Più la mano può d'amore
S'è vicin l'amante cor.
Odo da lunge armonioso suono,
che mi chiama all'imbarco, orsù si vada.
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4. |
ATTO II, SCENA 5
02:01
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ATTO II, SCENA 5
Ecco lo stuolo argivo impaziente
alle navi m'attende
Sidonie sponde! o voi per me di pianto,
e duol, d'amor nemico crudo ricetto,
or ch'astro più clemente a voi mi toglie,
io vi perdono, e in pace al lieto partir mio
alfin vi lascio, e do l'estremo addio!
Soavi Zeffiri soli spirate,
Del freddo borea l'ira calmate.
D'aura piacevole cortesi siate,
Se da voi spargesi per tutto amor.
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5. |
ATTO II, SCENA 6
00:33
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ATTO II, SCENA 6
Soffri che un grato addio
Sul labbro il cor esprima:
Addio, degno sovran!
Quanto sperar mi lice!
Addio!
Oh Dei! che sarà?
Deh cessi il scompiglio;
Del ciel la clemenza
Sua man porgerà.
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6. |
ATTO III, SCENA 3, 4
01:02
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ATTO III, SCENA 3
(Ecco l'ingrato.)
(Che dirà?)
(Io te'l direi.)
(Ah potessi i torti miei or vendicar!)
Ch'io ti conforti? e come? ...
(ancor m'insulta l'indegna.)
QUARTETTO
(Quando vendetta avrò?)
Soffrir più non si può.
Peggio è di morte
Sì gran dolore.
Più fiera sorte,
Pena maggiore
Nissun provò!
SCENA 4
(Qual nuovo disastro?)
Ti seguirò!
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7. |
ATTO III, SCENA 10
01:59
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ATTO III, SCENA 10
(Oh qual contrasto!)
(In petto
quai moti ardenti io sento
Quai moti ardenti io sento
di rabbia e di furor!)
Oh smania! oh furie! oh disperata Elettra! ...
Addio amor, addio speme!
Ah, il cor nel seno già m'ardono
l'Eumenidi spietate
Misera a che m'arresto?
Sarò in queste contrade
della gioia e trionfi
spettatrice dolente?
Vedrò Idamante alla rivale in braccio?
e dell'uno e dell'altra
mostrarmi a dito? ... Ah no, il germano Oreste
ne' cupi abissi io vuò
seguir. Ombra infelice!
lo spirto mio accogli, or or compagna
m'avrai là dell'inferno,
a sempiterni guai, al pianto eterno.
ARIA
D'Oreste, d'Aiace
ho in seno i tormenti,
d'Aletto la face
già morte mi dà.
Squarciatemi il core,
ceraste, serpenti,
o un ferro il dolore
in me finirà.
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ReadOpera Berlin, Germany
ReadOpera is the brainchild of Valentina Codognotto, an Italian native speaker, with twenty years’ experience of teaching
Italian diction to opera singers.
As well as teaching at the Academy of Music in Berlin and Weimar, Valentina has worked as artistic language coach with international opera singers on CD and radio recordings and at opera productions.
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